MARTINSICURO – Circa un centinaio di vu cumprà, di diverse nazionalità tra senegalesi, nigeriani, bengalesi e marocchini, hanno organizzato questa mattina un sit-in sotto alla sede del Comune di Martinsicuro per protestare contro l’inasprimento dei controlli che dall’inizio del mese di agosto hanno interessato gli arenili da Villa Rosa a Tortoreto contro l’abusivismo commerciale. La protesta è stata civile anche se non sonno mancati momenti di tensione quando gli animi si sono scaldati tra extracomunitari e alcuni residenti e commercianti del posto che volevano fossero allontanati i manifestanti. Sotto un rigido controllo di carabinieri e agenti della Digos, gli ambulanti stranieri hanno chiesto meno controlli ma soprattutto un improponibile allentamento della morsa delle identificazioni e dei sequestri di merce illegale. Una delegazione, in rappresentanza delle diverse etnie di extracomunitari, ha incontrato il sindaco di Martinsicuro Camaioni il quale non ha potuto far altro che ribadire agli ambulanti illegali l’esistenza della legge e il rispetto di questa. Diverse le inziaitve che gli ambulanti stranieri intendono adottare, a cominciare dalla richiesta di un incontro con il prefetto di Teramo, a ci riproporranno la stessa richiesta quella di una minor pressione con i controlli. «Questa difficile situazione – dicono – deriva dalle dichiarazioni del ministro Alfano che ci affama: noi vogliamo lavorare regolarmente e non vogliamo rubare il lavoro agli italiani».
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